La minaccia della forza lavoro distribuita
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Prima dell’insorgere della pandemia, le aziende stavano già progettando e implementando politiche BYOD (Bring Your Own Device) che permettevano ai dipendenti di accedere ai sistemi di lavoro usando smartphone o laptop personali. Ma, come per gran parte della trasformazione digitale avvenuta durante la pandemia, la rapida diffusione del lavoro da remoto ha accelerato
l’adozione di queste politiche. |
Ora che molte aziende sono proiettate verso un futuro basato sul lavoro ibrido, è importante che rivolgano nuovamente la massima attenzione alle politiche BYOD e alle misure di autenticazione e di accesso, mettendo la sicurezza al primo posto. Se è vero che l’uso di
dispositivi personali può agevolare il lavoro dei dipendenti (chi non ha mai controllato la posta elettronica di lavoro dal proprio smartphone?), è anche vero che questo introduce alcuni rischi per la sicurezza. |
Ad esempio, i dispositivi personali che operano su una rete domestica sono molto più vulnerabili
ai virus, dal momento che le aziende non hanno modo di regolamentare gli aggiornamenti della sicurezza o l’installazione di software antivirus in questi computer. Di conseguenza, questo apre la strada a possibili attacchi informatici e violazioni, mettendo a rischio i dati sensibili, soprattutto se i dipendenti salvano inavvertitamente dati aziendali sensibili su dischi rigidi o cloud personali. |
I dispositivi personali possono anche essere smarriti o rubati. E dato che le aziende non hanno la possibilità di impostare password o criteri di autenticazione su laptop e smartphone dei dipendenti, c’è la possibilità che i relativi dati non siano protetti e siano facilmente accessibili.
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Oggi la maggior parte delle aziende ha scelto di accettare questi rischi, perché è difficile implementare il lavoro ibrido senza una politica BYOD. I dipendenti si sono abituati a lavorare da remoto e alcuni potrebbero preferire lasciare il computer di lavoro in ufficio e usare il laptop personale a casa. Un modo per mitigare queste preoccupazioni è istruire i dipendenti, facendo
in modo che siano consapevoli dei rischi e che ricevano istruzioni chiare su come proteggere i dispositivi personali.
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Un’altra possibilità è collaborare con un fornitore di tecnologia orientato alla sicurezza, come Centro Computer, che assiste i clienti nella distribuzione di Microsoft 365. Questa piattaforma
completa usa l’intelligenza artificiale per identificare e mitigare minacce e vulnerabilità, nonché il dispositivo da cui potrebbero provenire. Aiutando le aziende a implementare un modello di lavoro ibrido in sicurezza, Microsoft 365 contribuisce a proteggere i dispositivi e i dati aziendali, a usare tecnologie antivirus avanzate e a consentire l’accesso remoto sicuro da qualsiasi dispositivo. |
Per saperne di più su come Centro Computer e Microsoft 365 possono aiutarti a supportare politiche BYOD, leggi il nostro eBook sulle quattro insidie più comuni per la sicurezza nell’ambiente di lavoro ibrido.
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